Doisneau ha vissuto nel sobborgo di Montrouge e capisce che è imminente la fine di un mondo, le persone vengono dirottate verso abitazioni più confortevoli, stravolgendo per sempre la Parigi che lui ama. Ma Doisneau registra tutto con dolcezza, non con nostalgia o rabbia.

 

Anzi, "non nasconde la sua felicità nel fotografare il suo ambiente in pieno cambiamento, dove le tradizioni perdurano malgrado tutto" (Paris Le livre de photographie 251). Il segreto delle sue fotografie sta proprio nell'incanto, nell'affettuosa ironia, nell'umanità che trasmette mentre fotografa le persone semplici e i loro riti, le loro usanze, mentre sono al mercato o in una brasserie, mentre si baciano o discutono animatamente.

Doisneau realizza una serie di volumi di questo genere, il primo dei quali è il famoso "Banlieue de Paris" del 1949. Quello che vi proponiamo è un delizioso volume di piccolo formato con molte delle sue più importanti fotografie.

 

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Robert Doisneau (1912-1994) frequenta scuole artistiche studiando l’incisione e realizza fotografie industriale alle fabbriche Renault dal 1934 al 1939. Nel primo dopoguerra comincia la sua attività come fotografo indipendente realizzando le sue fotografie più famose. Ha sempre vissuto a Montrouge e ha pubblicato vari volumi dedicati a Parigi. Ne citiamo qualcuno: La Banlieue de Paris (1949), il nostro Les Parisiens tels qu'ils sont (1954), Instantanés de Paris (1955) Pour que Paris soit (1956), Gosses de Paris (1956). Ha realizzato anche alcuni libri fotografando altre zone della Francia. Il più noto è La Loire (1978)

Bibliografia:

Bouqueret “Paris. Le livre de photographie” 251

Nori Claude “La fotografia francese dalle origini ai nostri giorni” 58-59