Il mio impegno è vedere con chiarezza". Così scrive Luigi Ghirri nella prefazione a Kodachrome.

Ossia vedere oltre le cose, anche le più semplici, perché la nostra percezione è fatta di associazioni mentali, movimento e memoria, una memoria anche remota, riposta. L'amico fotografo Claude Nori (e proprietario della Galleria Contrejour) confessò che, preso in mano per la prima volta Kodachrome, non riuscì a comprendere immediatamente "le sottigliezze, la finezza, la profondità" che celavano queste immagini in apparenza banali. Perché Ghirri mostrava il dietro e il davanti, il segreto, il nascosto.

Ghirri, per Kodachrome sceglie una copertina minimalista, una copertina che richiama il mondo infantile, una pagina quadrettata con al centro un semplice disegno, realizzato dalla moglie Paola, di un uomo con una macchina a soffietto.

La copertina possiamo definirla il manifesto della fotografia di Ghirri. Il libro, il fotolibro per l’esattezza, diventa una sorta di viaggio metafisico: aprendolo, viaggeremo a ritroso, nella nostra infanzia e dentro di noi. Il particolare uso del colore, molto simile alle immagini delle cartoline o delle foto di un dilettante, spinge lo sguardo al limite dell'artificiale, del non reale "per poter infine distinguere l’identità precisa dell’uomo, delle cose, della vita, dall’immagine dell’uomo, delle cose, della vita”.

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Bibliografia:

  • Parr Badger I, 231
  • Auer 613
  • Codeluppi Vita di Luigi Ghirri 45-48
  • Nori L'amico infinito 81-83
  • Taramelli Memoria come un'infanzia 120

Luigi Ghirri (Scandiano (Reggio Emilia) 1943-1992) è uno dei più importanti fotografi della seconda metà del novecento.

Arriva alla fotografia per diletto e per ragioni di lavoro e inizia a collaborare con altri artisti in un momento di particolare fioritura intellettuale della zona emiliana.

Si rende protagonista di vari progetti artistici collettivi tra cui “Esplorazioni della Via Emilia” e “Viaggio in Italia”. Da segnalare inoltre, le collaborazioni con vari architetti come Aldo Rossi, l’importante lavoro allo studio del pittore Giorgio Morandi e le due opere “Paesaggio Italiano” e “Profilo delle nuvole”.

Muore improvvisamente di infarto a soli 49 anni

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